Leccinum pseudoscabrum (Kallenb.) Šutara, 1989
Phylum: Fungi Linnaeus, 1753
Classe: Agaricomycetes Doweld, 2001
Ordine: Boletales Gilbert E. - J., 1931
Famiglia: Boletaceae Fr., 1821
Genere: Leccinum Gray, 1821
Descrizione
Cappello 5-12(15) cm, inizialmente subsferico poi emisferico-campanulato, parabolico, in genere appianato solo negli esemplari molto maturi, abbastanza carnoso, con margine spesso, eccedente. Cuticola asciutta, sovente screpolata-areolata per il tempo secco, con superficie tipicamente "martellata", grinzosa e corrugata, gibbosa, di colore variabile dal grigio ocraceo al bruno ocraceo al bruno grigiastro, talvolta più chiaro al margine. Imenoforo con tubuli lunghi, arrotondati al gambo, quasi liberi, di colore da crema biancastro a grigio bruno olivastro; alla sezione virano inizialmente al grigio violaceo, poi al nerastro. I pori sono rotondi, piccoli, concolori ai tubuli, virano lentamente al grigio nerastro alla pressione. Gambo 6-15 × 1-3 cm, fibroso, pieno, cilindrico, leggermente clavato, snello, di colore variabile da biancastro sporco a grigiastro nocciola chiaro, ricoperto da fini squamule grigiastre poi nerastre alla manipolazione, disposte su tutta la superficie ma più rade all’apice. Carne soda solo nei giovani esemplari, ma presto molle nel cappello e fibroso-coriacea nel gambo, di colore biancastro sporco e virante alla sezione al rosato, poi grigio violaceo e infine al grigio nerastro. Odore debole, sapore leggero e dolciastro. Buon commestibile dopo adeguata cottura ad esclusione del gambo che risulta legnoso. Viene considerata una delle meno apprezzate tra le specie del genere Leccinum a causa dell’intenso annerimento delle carni, peraltro molli ed esigue. Il rapido annerimento delle carni, la cuticola corrugata e grinzosa e le persistenti squamule nerastre sul gambo, associate alla stretta simbiosi con Nocciolo e Carpino, ne facilitano la determinazione. (Testo da: www.funghiitaliani.it).
Diffusione
Cresce spesso isolato o in piccoli gruppi, generalmente associato a Carpinus spp. (Carpino) e Corylus spp. (Nocciolo), mai sotto Populus spp. (Pioppo) o Betula spp. (Betulla), dall’inizio dell’estate all’autunno inoltrato, abbastanza comune anche se non ovunque diffuso. (Testo da: www.funghiitaliani.it).
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Data: 10/04/2015
Emissione: Flora - Funghi Stato: Togo Nota: Emesso in un foglietto di 4 v. diversi |
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